Le quattro stagioni
È la stagione degli occhi
profumati sguardi mai evitati,
raccontano di storie lontane
nel tempo e nei luoghi.
Occhi che si cercano,
si incontrano e repentini
risplendono di luce
amica, rassicurante.
È la stagione delle mani
che si sfiorano rispettose
con rinnovato entusiasmo
perché il tempo è loro.
Mani che si rincorrono
come bimbi instancabili
e si adagiano infine
calme nella quiete.
È la stagione delle bocche
che recitano parole semplici
mai usurate dal tempo
infinito amico sincero.
Bocche che si parlano
si incontrano lievi
e si perdono unite
in racconti fatati.
È la stagione dei corpi
inevitabile momento
che di luna in luna
chiede forza e ne dà.
I nudi corpi vicini
alchimia ancestrale
e volontà degli dei.
L’infinito, per sempre.
Poesie di Arnaldo Balatroni – Tutti i diritti riservati – E’ consentita la condivisione e la riproduzione solo citando l’autore.