Sogno (1989)
Fuori ho veduto volare un gabbiano
che come gli altri andava lontano
verso quel mondo sconosciuto e infinito
che qualcuno per noi aveva costruito.
No amico caro tu non mi incanti,
con i tuoi alibi, con i tuoi rimpianti
anche tu sei, come tutti noi
colpa nel mondo per i suoi guai.
Fuori ho veduto librarsi un aquilone
e mi son detto: siamo fuori stagione,
forse quei bimbi un poco annoiati
son come ruggine di adulti ossidati.
Un poco per volta gli occhi si chiudono
fuori dal sogno per mano mi conducono
dove è sicuro, alle infinite tristezze
mani sapienti elargiscono carezze.
Se questo è solo un magico sogno
noi di certezze sempre avremo bisogno
ma se invece è come mi dici
solo fuori dal sogno vivremo felici.