Estate di maggio
Rumori di fondo,
di risate fresche
ad accompagnare
senza volontà palese
note di Faber
da artisti intensi,
come indigeni arguti
come malinconie remote.
Sera d\’estate in anticipo
dove il tempo scivola
al ritmo sicuro
di una mulattiera dura,
solo sognata in città
partorita nei monti
sbiadita nei ricordi
di effimere scie,
talvolta nel mare
ma senz\’altro nel cuore.
Maggio di passo incerto
conosce se stesso
nell\’aria fresca
nel lampo lontano
nel ricordo ancor vivo.
Non percorso storico
ma rincorse d\’emozioni,
ognuno ha sempre in sé
un\’idea folle d\’amore
da una riva di mare
a un lembo residuo di cuore,
da un bacio di note forti
a uno schiaffo ripetuto.
E se maggio s\’impone
l\’estate mite lo segue,
lieve brezza ci sfiora
e la rossa luna piena
incredibilmente lo capisce.
Estate di maggio
è fremente ora
nel cuore il lampo
nella mente il ricordo
sulla pelle il futuro.