Un vagito nella tempesta
Orrido di corpi ricolmo,
arti verso l’alto protesi.
Ricorrente sciagura
della Dissennata ragione.
Speranza calpestata
e ogni giorno, ogni ora
da saette e rombi uccisa.
Vicini, sempre più vicini.
Davanti allo specchio
cerca l’uomo il suo nemico
e non lo vede.
Di rancidi pensieri è inquieto.
Un lampo ancora e un altro segue.
Spegne il sole con violenta rabbia
l’inutile urlo dell’odio
dell’uomo senza volto.
Tace ogni voce e il vento si posa.
Di lontano giunge timida l’eco
di un vagito sincero
nella tempesta placata.
Poesie di Arnaldo Balatroni – Tutti i diritti riservati – E’ consentita la condivisione e la riproduzione solo citando l’autore.