Terra, madre
Striature di solchi
sinuosi e profondi,
come lacrime e sorrisi
in eterna rincorsa,
rigano lo strato antico.
Intensi odori amici
son le zolle smosse
tra le rocce forti.
S’adagia cheto
il rivo brillante
a dissetare le sponde
là dove il filo d’erba,
in audace risveglio,
diviene ramoscello
robusto e vivace
e pianta fiorita.
Allatta al seno,
senza indugio alcuno,
madre Gea
e col nutrimento
del rispetto,
gli incerti passi della vita
divengono, nel tempo,
nuovi frutti maturi.
Poesie di Arnaldo Balatroni – Tutti i diritti riservati – E’ consentita la condivisione e la riproduzione solo citando l’autore.