Oscillazioni
Improvvisa, come sussulto
di terra tremola,
la fine si dipana
trovando il capo del filo.
Lo trae a sé,
come inevitabile magnete,
sole caldo in viso
brivido muto lungo il dorso,
che paralizza i muscoli
tra il sorriso e la smorfia,
tra il viaggio senza fine
e la fine senza viaggio.
Tra la luce del cielo terso
e l’oscurità immensa
da cui emergere,
per non smarrirsi,
abbandonandosi a una carezza
dal viso all’animo.
Com’io fossi, se volessi,
solo un tramite di emozioni intonate,
regno d’armonia elegante.
Com’io fossi, se potessi,
incommensurabile felicità ritrovata.
Poesie di Arnaldo Balatroni – Tutti i diritti riservati – E’ consentita la condivisione e la riproduzione solo citando l’autore.