Empatia
Potessi anche sol per un istante
sfiorare estasiato il tuo viso,
delicato nel lieve contatto
e con quieta attenzione
inseguirne il contorno,
concedendo timido sguardo
ai tuoi profondi occhi,
saprei in un istante
quale immenso pelago
quale sconfinato universo
si celano riguardosi
nei reconditi anfratti
della tua anima discreta
che gentile e incline sempre,
senza timore alcuno,
si offre impavida
alla viva comunione
di fatica e sofferenza
capace, da ancestrale perizia,
di avvolgere l’altrui sentire
come un morbido manto
dal tepore rassicurante.
Come fosse oggi
anche il domani,
come fosse sole
anche la pioggia,
come fosse viva vita
anche il sonno della coscienza,
ora più che mai,
rincorrendo il tuo onesto profilo,
la mente libera vaga
fuori dal limbo con
durevole consapevolezza
che si fa strada in chi attratto
e non respinto, ti osserva.
Perché mai e mai ancora
nel tempo
è dato concedere
al fato indifferente,
l’inimitabile riflesso
dei risvolti maestosi
di anima e senno
con vigore riuniti,
a scongiurare il muto silenzio
di esangui membra,
recando loro senza abbagliare
luce sincera
che mostri il sentiero.