Cinquanta è una nuova raccolta di poesie e fotografie a distanza di quattro anni dalla prima intitolata “Prospettive e Fughe” del 2021.
Un titolo, questo, che riassume diversi significati.
Cinquanta è una poesia che ho scritto nel maggio del 2024 in occasione del cinquantenario della terribile strage del 28 maggio 1974 in Piazza della Loggia a Brescia.
Cinquanta, arrotondando per difetto, sono gli anni da quando ho iniziato a scrivere i primi versi ai tempi della scuola media, per poi continuare anche con racconti, testi di canzoni e romanzi.
Cinquanta sono le poesie riportate in questa raccolta, alcune premiate in concorsi letterari nazionali e internazionali, scritte nell’arco degli ultimi venticinque anni. Un lungo periodo caratterizzato da momenti felici, ma anche da grandi dolori come la morte prematura di mia moglie Francesca, dei miei genitori e di tanti parenti e amici stretti.
Le mie poesie tendono a nascere abbastanza da sole: mi basta osservare un paesaggio o un oggetto, pensare a qualcosa, siano persone o esperienze vissute e le parole cominciano a fluire spontaneamente.
Cinquanta sono anche le fotografie contenute in questo libro, scelte con notevole fatica tra le decine di migliaia di scatti che conservo.
Cinquanta, arrotondando per difetto anche in questo caso, sono gli anni da quando ho iniziato a dedicarmi a tale hobby, avendo iniziato nei primi anni 70 con una macchina fotografica di mio papà, ovviamente a pellicola e completamente manuale, con ottica fissa e mirino galileiano.
In questa raccolta non c’è un abbinamento diretto tra immagini e poesie, ma a volte riusciamo comunque a trovarlo tra ciò che pensiamo, avvertiamo in animo e vediamo con gli occhi. È un processo soggettivo e non necessariamente razionale.
Non hanno la pretesa di essere immagini dall’elevato valore tecnico, ma sono una parte di me, delle mie sensazioni ed emozioni scritte con la luce anziché con le parole.
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© Arnaldo Balatroni – Poesie & fotografie